Tecnologie Innovative

I lavori per la Variante di Valico si svolgono in uno dei territori morfologicamente e geologicamente più complessi d'Europa per la presenza di gas e formazioni geologiche instabili in sotterraneo.

Autostrade per l’Italia, per lo scavo della Galleria Sparvo, una delle opere più complesse per le caratteristiche del terreno, ha deciso di utilizzare la più moderna tecnologia a disposizione in materia di scavi meccanizzati: la Tunnel Boring Machine (TBM-EPB). Progettata in collaborazione con l’Azienda USL di Firenze e l’Università di Bologna, la fresa TBM è stata costruita in Germania presso gli stabilimenti della Herrenknecht ed è la fresa scudata più grande mai realizzata, con il suo diametro di scavo di 15,70 m, una lunghezza complessiva di 110 m ed un costo che si aggira intorno ai 50 mln/€ (di cui si farà carico la società TOTO, l’impresa esecutrice dei lavori sulla tratta).

Questa macchina consentirà l’avanzamento dei lavori con un ritmo di circa 10 mt al giorno (contro meno di un mt al giorno realizzato tramite lo scavo tradizionale), permettendo così il completamento della galleria entro il 2013.


L’utilizzo della nuova fresa permette inoltre di lavorare con:
  • un impatto ambientale estremamente ridotto a causa del minore grado di disturbo indotto, nei terreni e negli ammassi rocciosi, dalla TBM rispetto allo scavo in tradizionale in termini di rumore e vibrazioni.
  • un minore impatto sull’assetto idrogeologico
  • maggiori garanzie di qualità dell’opera (controllo di qualità: conci del rivestimento prefabbricati, sofisticate apparecchiature in dotazione alla fresa) un elevato grado di sicurezza degli operatori in galleria (lo scudo in una fresa ha la funzione fondamentale di fornire un sostegno temporaneo alla roccia instabile mantenendo intatto lo scavo e proteggendo il personale)

In particolare, per quanto riguarda la sicurezza, il controllo della fresa è effettuato da un operatore ad elevata specializzazione che si trova all’interno di una cabina di pilotaggio ed è in grado di monitorare e guidare lo scavo con precisione millimetrica grazie ad una serie di monitor e sistemi computerizzati. La testa di scavo agisce all’interno di una camera chiusa e sigillata ed è attrezzata con denti e dischi che rompono la roccia portando il materiale estratto nella camera stessa, per la successiva rimozione, in modo automatizzato attraverso un nastro trasportatore.
Il rivestimento della galleria è posizionato da un robot radiocomandato in grado di resistere ad acqua e gas. Ulteriore elemento di sicurezza è l’incapsulamento della catena di trasporto del materiale, per evitare ogni eventuale propagazione di gas nelle zone dove è presente l’uomo, prevedendo anche un monitoraggio costante dell’atmosfera sia della zona incapsulata che di tutte le aree della TBM. Questo consentirà il tempestivo intervento (con opportune procedure di sicurezza e/o emergenza) nel caso di rilevamento di gas e superamento delle soglie di avvertimento e di allarme.

tbm

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