Il viadotto Aglio
Si tratta di un’infrastruttura, presente nel lotto 13, in cui si condensano altissimi livelli sia tecnici che di qualità della manodopera e dei materiali impiegati.
Il Viadotto Aglio costituisce l’opera a cielo aperto più imponente della Variante: 600 metri di acciaio e calcestruzzo autocompattante, per la cui realizzazione sono state vagliate, a partire dal 2003, varie possibilità di disegno progettuale.
Queste ultime, seppur diverse, avevano in comune l’assenza di elementi strutturali sul piano viabile, che avrebbe consentito di inserire la nuova opera nell’ambiente collinare circostante con minor impatto ambientale, grazie alla forma essenziale e pulita della sua struttura.
La soluzione scelta da Autostrade per l’Italia ha previsto l’adozione della tecnologia costruttiva in calcestruzzo precompresso, nota come “a sbalzo” e consistente in una successione di segmenti di impalcato che, costruiti a partire dalla pila, si incontrano nel centro della campata con quelli realizzati sulla pila successiva. Nonostante sia stata concepita alcuni anni fa, questa tecnologia costruttiva risulta ancora molto attuale per ponti di grande luce, poiché coniuga economicità e massime garanzie di sicurezza sul lavoro e perché permette di realizzare una struttura staticamente molto efficace.
L’architettura del ponte è caratterizzata anche dalla particolare sagomatura dei pilastri che riflette una necessità statica e costruttiva, ma anche la ricerca di un disegno architettonico di buon livello, per il grande rispetto che Autostrade per l’Italia ha per la realizzazione di opere che siano il più possibile sostenibili per l’ambiente e il territorio in cui si inseriscono.
Per la realizzazione del ponte sono state utilizzate attrezzature di cantiere ad altissimi livelli di eccellenza, fornite da aziende internazionali fra le più qualificate dal punto di vista tecnologico, e il calcestruzzo autocompattante che, oltre a essere garanzia di durevolezza, assicura un risultato finale di altissima resistenza e impermeabilità poiché si tratta di un materiale estremamente compatto che non presenta vespai. Il necessario controllo da parte dei tecnici del confezionamento (pena la sua inutilizzabilità in cantiere) e il suo maggior costo, sono compensati dalla facilità di messa in opera e dalla maggiore sicurezza sul lavoro per le maestranze.