Autostrade per l'Italia
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Tunnel subportuale di Genova

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Tunnel subportuale di Genova

4,2
km
lunghezza intervento
3,4
km
tratto sotterraneo
2
imbocchi
3,2
ha
aree pedonali
4,7
ha
aree verdi e parchi
80
mesi
durata lavori
Planimetria

ll tracciato del tunnel si sviluppa per una lunghezza pari a circa 3,4 km, dal nodo di San Benigno, a ponente, fino a V.le Brigate Partigiane nel quartiere Foce, a levante, passando al di sotto del bacino portuale. 

Il tunnel sarà costituito da due canne principali separate, una per ogni direzione di marcia, realizzate mediante scavo meccanizzato. Lato Ponente, il tunnel è collegato alla viabilità di Lungomare Canepa e, da questa, attraverso la strada a scorrimento veloce Guido Rossa, al casello autostradale di Genova Aeroporto (A10). Il collegamento con il casello di Genova Ovest (A7) è invece garantito attraverso la viabilità del nuovo nodo di San Benigno. Lato Levante, il raccordo alla viabilità cittadina avviene su V.le Brigate Partigiane, ricalcando, il collegamento attualmente garantito dalla strada Sopraelevata Aldo Moro. Nella zona centrale del Porto Antico, il nuovo tracciato si collega con un apposito svincolo con l’asse viario di via Madre di Dio.

Storia e contestualizzazione dell’opera

L’ipotesi di un attraversamento stradale in tunnel sotto il bacino del Porto Antico di Genova prende forma nel 2000 e si sviluppa nei cinque anni successivi. Tale ipotesi è stata oggetto di un progetto preliminare sviluppato nel 2003 ed approvato dal CSLLPP nel 2005. Nel 2006 l’opera è inserita fra le Infrastrutture strategiche da parte del Ministero delle Infrastrutture.

Nel 2021, il progetto viene ripreso e rientra entro una serie di interventi, volti a soddisfare l'interesse pubblico e definiti nell'Accordo stipulato il 14 ottobre 2021 tra Autostrade per l'Italia, la Regione Liguria, l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e il Comune di Genova.

Per rendere coerente la progettazione del Tunnel al contesto è stata avviata la collaborazione con RPBW Renzo Piano Building Workshop, con l’obiettivo di cogliere un’occasione straordinaria per la città di Genova, non solo sotto il profilo dell’avanguardia ingegneristica e del potenziamento dei collegamenti viari tra la Città di Ponente e quella di Levante, ma soprattutto per la possibilità di recuperare e riqualificare le aree della città dove il Tunnel torna in superficie e diventa parte integrante della struttura urbana.

L’opera

Il progetto prevede l’attraversamento stradale del bacino interno del porto di Genova mediante la realizzazione di due Tunnel e dei relativi tratti di raccordo con il nodo autostradale e con la viabilità cittadina a Ponente (zona San Benigno) e a Levante del centro città (zona V.le Brigate Partigiane). Il progetto trae motivazione dalla necessità di migliorare l’efficienza del collegamento viario veloce di attraversamento della città, attualmente costituito dalla strada sopraelevata realizzata nei primi anni ’60 ed ormai non più in grado di soddisfare le caratteristiche del traffico, anche in conseguenza dei profondi cambiamenti urbanistici che hanno interessato il ponente, il porto antico ed il centro storico, e di quelli in via di attuazione nel levante.

L'opera

Gallerie

Ciascuna delle due gallerie principali sarà realizzata in scavo meccanizzato, mediante fresa TBM scudata a contropressione al fronte tipo Hydroshield. Il diametro di scavo sarà pari a circa 16m. Tale tecnologia permette di affrontare lo scavo in terreni incoerenti anche in presenza di falda, ed è in grado di adattarsi alla variabilità del contesto geotecnico lungo il tracciato.

Il diametro esterno dell’anello in conci prefabbricati è pari a 15.4m e lo spessore dei conci è pari a 0.55m per un diametro interno di 14.3m. 

I conci saranno connessi con bulloni fra i giunti longitudinali (concio-concio) e connettori fra i giunti trasversali (anello-anello) e dotati di una guarnizione in gomma EPDM all’estradosso al fine di garantire la tenuta idraulica. Un ulteriore rivestimento anulare definitivo in calcestruzzo gettato in opera dello spessore di 0.25m è stato previsto al fine di assicurare la completa tenuta idraulica della sezione in particolare nelle zone che sotto attraversano il bacino portuale. Fra l’anello in conci prefabbricati e il rivestimento gettato in opera sarà interposto il telo di impermeabilizzazione.

Le gallerie
Cantiere/Attività
San Benigno
Lavori propedeutici (demolizioni edifici e spostamenti reti viarie/ferroviarie
Pozzo di imbocco, culle e montaggio TBM
Scavo Canna 1
Smontaggio e Rimontaggio TBM
Scavo Canna 2 e bypass
Completamento Tunnel
Realizzazione Parco Lanterna
Madre di Dio
Rampe Madre di Dio
Foce
Lavori propedeutici foce (demolizioni edifici)
Realizzazione impalcato provvisorio, berlinese e pozzo uscita TBM
Copertura pozzo, smontaggio impalcato provvisorio, viabilità e aree a verde
Durata mesi
 
 
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Rigenerazione Urbana

“L’arrivo in città sarà contraddistinto dalla presenza di grandi spazi verdi pubblici. Il viaggio della auto si inserirà delicatamente nella vita dei quartieri mantenendo inalterata la fruizione pubblica degli spazi urbani alla scala dei pedoni”

RPBW 

 

L’immagine di Genova dal mare è contraddistinta da grandi macchie di verde che dall’area dei Forti genovesi arrivano fino alla costa in maniera frammentata ma costante da Levante a Ponente.

L’arrivo in città

Il progetto urbanistico del nuovo Tunnel Subportuale ha l’ambizione di contribuire al rafforzamento di questa immagine della città andando a ricucire aree fortemente antropizzate con la realizzazione di tre nuovi parchi pubblici e una rete di percorsi ciclo pedonali in grado di valorizzare le preesistenze che si trovano nelle aree dove il Tunnel riacquista la superficie. 

Gli interventi urbani che vanno così a delinearsi hanno tutti dimensioni e scale urbane diverse ma allo stesso tempo rappresentano dei passi strategici per lo sviluppo della città e la sua evoluzione sostenibile. 

Nello specifico, il progetto prevede tre grandi opere: la ricongiunzione tra la Lanterna, simbolo della città di Genova, e l’area di Sampierdarena, l’espansione verso nord del Parco della Foce rendendolo così il parco più grande della città e il recupero delle mura storiche di Corso Aurelio Saffi nascoste negli anni dalla costruzione di una serie di sovrastrutture.

Il progetto urbanistico

Parco della Lanterna

Parco della Foce

Parco delle Mura

   

Parco della Lanterna

Il Parco della Lanterna rappresenterà il punto di arrivo del percorso ciclopedonale proveniente dal Porto Antico e, allo stesso tempo, diventerà anche il punto di partenza per la sua prosecuzione verso ponente tramite il progetto di riqualificazione di Lungomare Canepa. Le aree verdi interne al parco avranno diverse funzioni in modo da poter essere sfruttate per eventi e manifestazioni pubbliche, per lo sport libero individuale, per il gioco dei bambini e il tempo libero. Dal Parco sarà soprattutto possibile riacquisire la vista del mare e di tutto il bacino portuale per gli abitanti di Sampierdarena.

Parco della Foce

La rimodulazione delle carreggiate stradali di Viale Brigate Partigiane consentirà di prolungare verso nord il Parco della Foce realizzando così un parco urbano che dal centro della città si estende fino alla spiaggia urbana di Piazzale Kennedy. Si andrà così a costituire il più grande parco all’interno della città di Genova. Alberi ad alto fusto costeggeranno i viali pedonali, le piste ciclabili e le strade carrabili in modo da avere sempre dei filtri di verde all’interno della composizione delle sezioni viarie. La vegetazione, rispettando l’ecosistema naturalistico già preesistente, andrà a completare e ricongiungere i filari di platani esistenti nei viali del quartiere Foce con la ricchezza arborea dei giardini Francesco Coco.

Parco delle Mura

L’arrivo in città e l’uscita dal tunnel potranno essere caratterizzati dalla presenza del verde che accompagna la viabilità stradale oltre le mura, passando attraverso punti di vista privilegiati di edifici razionalisti, come il grattacielo di Marcello Piacentini, di edifici storici, come il quartiere di Mura delle Grazie e Mura della Marina ed infine i Giardini Baltimora

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